Sabato 16 luglio al Forteto della Luja di Loazzolo

Una serata in uno dei luoghi più belli della Langa Astigiana per parlare di Umberto Eco. Non dell’Eco professore, però, né dello scrittore o dell’esperto semiologo di livello mondiale, ma di un Umberto Eco privato, quello conosciuto dagli amici e dai colleghi e dai giovani che a lui si sono avvicinati e confrontati.

È questo lo scopo dell’appuntamento di sabato, dalle 19 (era alle 18, ma si è deciso per il fresco serale), aperto a tutti, nel giardino della casa vinicola Forteto della Luja di Loazzolo (regione Candelette 4) condotta dalla famiglia Scaglione.

L’evento, dal titolo “Umberto Eco, vita privata di un genio”, è inserito nel Fuori Festival di Classico, la rassegna canellese dedicata alla lingua italiana e al linguista Giambattista Giuliani. Al tavolo dei relatori, immersi con il pubblico nella natura splendida di un’area che è oasi del Wwf e al centro del 50° sito italiano Unesco, quello dei Paesaggi Vitivinicoli Piemontesi decretati Patrimonio dell’Umanità, ci saranno Cesira Antonucci Tarolla, ex preside di Nizza Monferrato, amica di Eco e la cui figura fu inserita dallo scrittore semiologo anche in uno dei suoi libri best seller; il filosofo Maurizio Ferraris, che con Eco ha spesso incrociato parole ed idee e Gabriele Marino, giovane semiologo che con Eco ha avuto scambi epistolari a riprova dell’attenzione del professore per le nuove leve del pensiero. Ci sarà anche un’emozionante testimonianza video di Paolo De Benedetti, astigiano, teologo biblista di fama che con Eco condivise gli anni intensi del lavoro nella Casa editrice di Valentino Bompiani.

Il dibattito sarà condotto da Marco Drago, scrittore, autore radiofonico e direttore artistico del Festival.

La serata è realizzata in collaborazione con l’Asp, società controllata dal Comune di Asti che si occupa di servizi di pubblica utilità legati all’energia, ai trasporti, all’igiene urbana e alla distribuzione e trattamento delle acque.

Ma perché l’Asp sostiene l’incontro di Classico “Umberto Eco, vita privata di un genio”?

Questa la dichiarazione della presidente Giovanna Beccuti: «Eco e l’acqua, sia essa il Belbo, dove il ragazzino andava con i compagni a sorprendere le coppie che facevano l’amore, o quel bene comune per il quale lo scrittore si era mobilitato e che noi tutti dobbiamo tutelare e non sprecare. L’Asp lo fa ogni giorno attraverso il servizio idrico integrato: dall’acqua del rubinetto (buona anche da bere) a quella ripulita attraverso il grande depuratore di Asti. Ecco perché, nell’ambito di Classico, abbiamo deciso di sostenere l’incontro “Umberto Eco, vita privata di un genio” che si terrà sabato 16 luglio al Forteto della Luja di Loazzolo. Perchè lì si racconterà di Eco e dell’acqua e l’Asp potrà ricordare quanto sia importante questa liquida trasparenza che attraversa le nostre vite, la nostra terra, la nostra personale scelta di usarla con rispetto e parsimonia».