In riferimento alla lettera a firma Mario Paracchino sulla App “Apriamo gli occhi”, Comune di Asti e Asp precisano quanto segue al fine di fare chiarezza ed evitare disinformazioni.

Contrariamente a quelle già esistenti, la App “Apriamo gli occhi” è stata studiata appositamente a servizio della comunità astigiana per inviare, ricevere e condividere segnalazioni su situazioni sospette per la sicurezza e su comportamenti scorretti che danneggiano il decoro urbano, consentendo all’Amministrazione comunale e ai cittadini di usufruire di uno specifico servizio di allerta.
Si tratta cioè di uno strumento progettato e costruito per consentire di informarsi, in tempo reale, tra vicini di casa: non a caso la App è parte integrante del progetto sul controllo del vicinato, nato per raccogliere volontari (ben vengano anche gli anziani) che vigilano sul territorio.
E’ inoltre un’applicazione che, anche graficamente (quindi visivamente), identifica subito l’ambito astigiano di appartenenza perché accanto al suo logo compaiono quelli di Comune  e Asp.
Per tutta la durata del contratto (quattro anni) sottoscritto tra l’Asp e il soggetto realizzatore LMSC, quest’ultimo si impegnerà a:
a) tenere attiva la App su tutto il territorio di Asti con un livello di disponibilità temporale maggiore o uguale al 99%
b) garantire ad Asp e Comune, attraverso la predisposizione di due utenti specifici creati ad hoc, la
visualizzazione delle segnalazioni inviate sul territorio astigiano in un raggio di 20-30 km, in modo da conoscere in tempo reale ciò che accade nel centro urbano e nelle frazioni
c) supportare l’Asp e il Comune in iniziative di promozione per la sicurezza e il decoro urbano
d) non richiedere agli utenti registrati un canone di iscrizione
e) non pubblicare spazi pubblicitari
Queste condizioni sono parti peculiari dell’accordo tra Asp e LMSC e NON sono previste da altre App esistenti (manca a queste ultime il contesto locale, in questo caso astigiano, e tutte le garanzie di cui sopra).
Inoltre la nostra applicazione ha un’interfaccia semplice e con pochi passaggi permette di raggiungere l’obiettivo di inviare e condividere segnalazioni; dall’avvio dei mesi scorsi, ha registrato progressivi miglioramenti, come l’estensione dell’invio/ricevimento delle segnalazioni in un raggio di distanza da 50 a 1.000 metri (in origine 500).
Nelle prestazioni erogate da LMSC sono inoltre compresi backup, manutenzione del sistema, supporto tecnico telefonico/telematico sul sistema a favore degli utenti.
Per i servizi sopra descritti e previsti dal contratto (che garantisce anche sulla riservatezza dei dati personali degli utenti), il canone per l’Asp sarà, nei quattro anni, di 9.750 euro più Iva e non di 11.500 euro più Iva: vale a dire di 2.437,50 euro più Iva all’anno per avere un’App personalizzata sul contesto astigiano, aggiornata e visualizzata in tempo reale.
Va poi ricordato che la APP è un sistema di segnalazione tra cittadini, ma che tuttavia in caso di effettiva necessità ed urgenza sarà possibile avvisare le forze dell’ordine: premendo il pulsante “112” si verrà rimandati alla tastiera del telefonino per attivare i carabinieri.
In conclusione, in base alla qualità del servizio garantito e ai costi di attivazione e gestione, pensiamo di aver messo a disposizione della Città uno strumento utile, di sicuro interesse per l’Asp che ha tra i propri obiettivi primari la salvaguardia del decoro urbano.
A chi se non fai niente dice che non va bene e se fai qualcosa dice che non va bene lo stesso, diciamo che non ci fermeremo a promuovere l’App così come è stata realizzata, ma andremo oltre: siamo infatti interessati a studiare, dal punto di vista sociale, l’impatto e lo sviluppo dell’applicazione sulla comunità locale. A questo proposito proporremo presto all’università astigiana di partecipare attivamente all’iniziativa.

Il sindaco
Fabrizio Brignolo

La presidente Asp
Giovanna Beccuti