Un migliaio le tessere ricaricabili utilizzate finora anche negli altri tre Punti Acqua

Le casette dell’acqua piacciono agli astigiani: un migliaio quelli che se ne servono utilizzando la carta magnetica ricaricabile con cui funzionano le strutture dei quartieri Praia, Torretta e corso Alba attivate nell’ultimo anno da Comune, Asp e Smat.
In realtà gli utenti dei Punti Acqua, costruiti con le più moderne tecnologie, sono molti di più: quello di piazza Campo del Palio, il primo a essere attivato in città, funziona dal 2013 a moneta.

Da una settimana, per agevolare i cittadini, l’Asp ha introdotto la modalità di pagamento con la card: adesso con la stessa tessera ricaricabile ci si può rifornire indifferentemente nelle quattro strutture.
L’acqua potabile erogata è di ottima qualità, classificata come oligominerale, dal basso contenuto salino e con un residuo fisso di minerali non superiore ai 500 mg/litro. Proviene dall’acquedotto comunale di Cantarana ed è la stessa che sgorga dal rubinetto di casa: ai Punti Acqua la si può trovare anche in versione gassata. Comunque la si scelga (anche quella naturale è refrigerata), il costo non cambia ed è molto conveniente: 5 centesimo al litro.
Chi beve acqua di rete, del proprio rubinetto o del Punto Acqua, e utilizza le bottiglie di vetro fa una scelta sicura, economica e amica dell’ambiente: guardando anche solo ai consumi (complessivamente oltre un milione di litri) della casetta di Campo del Palio dal 2013 a oggi, si è avuto un risparmio di più di 700 mila bottiglie di plastica da 1,5 litri, pari a oltre 25 mila chili di imballaggi non smaltiti in discarica.
Le tessere magnetiche possono essere acquistate e ricaricate ai distributori collocati nella sede Asp di corso Don Minzoni 86 (lunedì-giovedì 8.30-18; venerdì 8.30-17; sabato 8.30-12.30), Circolo Unità Pensionati Asti Est, via Ungaretti 24/B (lunedì-sabato 15-18), Circolo Quartiere Torretta, piazzale Manina 1 (lunedì-martedì 14.30-23, mercoledì-domenica 8.30-12.30/14.30-23).

Siccità: regolare il livello delle falde di Cantarana
Asti (20%) sotto il dato medio nazionale (38%) per perdite di acqua lungo la rete dell’acquedotto

A differenza di altre città, Asti non ha attraversato finora situazioni di criticità a causa della perdurante siccità: il livello delle falde di Cantarana non desta preoccupazione.
Anche il dato sulle perdite idriche della rete di distribuzione è positivo: Asti, nel rapporto percentuale tra perdite totali e volume di acqua immesso in rete, è intorno al 20%, decisamente al di sotto della percentuale media nazionale attestata al 38%.
Negli anni l’impegno dell’Asp per ridurre le perdite acquedottistiche si è rivolto, in particolare, al potenziamento del sistema di telecontrollo con la misura e la trasmissione dei dati di portata in tempo reale alla centrale operativa di corso Don Minzoni, consentendo in molti casi l’individuazione di perdite prima ancora della loro evidenza.
Individuate le aree di rete critiche, ossia le zone che presentano un’elevata probabilità di perdita attraverso l’analisi delle portate minime notturne, è inoltre possibile valutare la possibilità di insorgenza di nuove perdite e pianificare le attività di ricerca e riparazione delle stesse.
Questo lavoro procede di pari passo con le significative risorse per il rifacimento delle condotte vetuste rientranti negli investimenti complessivi Asp per il servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione): più di 2,5 milioni di euro impegnati negli ultimi anni, con un’incidenza pro capite di oltre 35 euro per abitante. Un dato superiore sia a quello medio nazionale (24€/abitante) che a quello del Nord-Ovest (16€/abitante).
In prospettiva si prevede un ulteriore incremento con l’ipotesi di arrivare a circa 40 euro/mc investito all’anno per abitante.

Nella foto: il rifornimento con la tessera magnetica alla casetta dell’acqua di Campo del Palio

il rifornimento con la tessera magnetica alla casetta dell'acqua di Campo del Palio